Taormina segreta: 5 luoghi da visitare lontani dalla folla

Taormina è senza dubbio una delle perle del turismo siciliano, ma la sua fama mondiale spesso la trasforma in un palcoscenico affollato dove è difficile cogliere l’essenza autentica di questa meravigliosa cittadina arroccata sul mare. Da Etna-Mare, distante solo quindici chilometri attraverso una strada panoramica mozzafiato, abbiamo imparato a conoscere la Taormina nascosta, quella che si rivela a chi sa guardare oltre le cartoline turistiche e ha la pazienza di cercare angoli di autenticità lontani dai percorsi battuti.

Nascosti tra Via Bagnoli Croce e Via Roma, i Giardini della Villa Comunale rappresentano uno dei segreti meglio custoditi di Taormina. Questo parco all’inglese, creato alla fine dell’Ottocento dalla nobildonna inglese Florence Trevelyan, è un’oasi di pace dove il tempo sembra essersi fermato.

Lady Trevelyan, innamorata perdutamente della Sicilia e di Taormina in particolare, trasformò questo spazio in un giardino botanico che racchiude piante provenienti da tutto il mondo. Passeggiando tra i vialetti ombreggiati, scoprirete specie rare che crescono rigogliose grazie al clima mite: dalle palme esotiche agli eucalipti australiani, dai pini mediterranei alle succulente africane.

Il vero gioiello del parco sono le “Victorian Follies”, costruzioni eccentriche in stile neogotico che Lady Trevelyan fece erigere come rifugi per gli uccelli e punti di osservazione panoramici. Da questi belvedere nascosti, la vista spazia dall’Etna fumante alle coste calabresi, offrendo prospettive uniche che pochi turisti hanno la fortuna di ammirare.

Il momento migliore per visitare i giardini è il primo mattino o il tardo pomeriggio, quando la luce dorata filtra tra le fronde creando giochi di ombre incantevoli. Portate con voi un libro: le panchine nascoste tra la vegetazione sono perfette per momenti di lettura contemplativa con vista mozzafiato.

Lontana dal caos di Corso Umberto, la scalinata di Santa Venera è uno dei percorsi più romantici e meno conosciuti di Taormina. Questa antica via, che collega il centro storico alla parte bassa della città, è un susseguirsi di gradini in pietra lavica fiancheggiati da giardini privati traboccanti di bouganville, gelsomini e limoni.

La scalinata prende il nome dalla chiesetta di Santa Venera, piccolo gioiello del XVII secolo che merita una sosta. All’interno, gli affreschi barocchi raccontano la vita della santa martire, mentre il silenzio che regna in questo luogo sacro offre un contrasto stridente con il brusio turistico del centro.

Ma il vero spettacolo si svela durante la discesa: ad ogni tornante, si aprono scorci panoramici diversi sulla baia di Naxos e sulla costa ionica. I taorminesi chiamano questa scalinata “u pisaggiu di l’nnammurati” (il passaggio degli innamorati), perché la bellezza del percorso e l’intimità dell’ambiente hanno sempre fatto di questo luogo una meta prediletta per le coppie.

Il consiglio degli abitanti del posto è di percorrere la scalinata al tramonto, quando le case color ocra si tingono di rosa e l’Etna si staglia come una silhouette contro il cielo infuocato. È un’esperienza che rimane impressa nel cuore e che fa capire perché Taormina sia stata definita “un pezzo di paradiso caduto sulla terra”.

Oltre la celebre Porta Messina si estende un quartiere che i turisti frettolosi raramente esplorano, ma che rappresenta l’anima più autentica di Taormina. Qui, tra vicoli stretti e case popolari, vive ancora la Taormina dei pescatori e degli artigiani, quella che ha saputo mantenere tradizioni e dialetto lontano dai riflettori del turismo di massa.

Le stradine che si snodano in questo quartiere nascondono tesori inaspettati: piccole botteghe artigiane dove si lavora ancora la ceramica secondo tecniche antiche, osterie familiari dove assaggiare la vera cucina siciliana a prezzi onesti, cortili interni dove le nonne stendono il bucato e chiacchierano in dialetto come si faceva un tempo.

Via Apollodoro e Via Pirandello sono le arterie principali di questo microcosmo urbano, dove ogni porta socchiusa rivela scorci di vita quotidiana autentica. Qui troverete il forno di quartiere dove comprare il pane caldo appena sfornato, la “putia” (bottega) dove acquistare prodotti locali genuini, la barberia dove gli uomini del posto si ritrovano per commentare le partite di calcio.

Non perdete la piccola chiesa di San Giuseppe, gioiello barocco nascosto tra le case popolari, e il belvedere improvvisato di Via Bagnoli Croce, dove una panchina consumata dal tempo offre una vista privilegiata sulla baia senza i prezzi dei caffè panoramici del centro.

Mazzarò, la piccola spiaggia ai piedi di Taormina, è generalmente affollata durante il giorno, ma all’alba si trasforma in un paradiso silenzioso che pochi hanno il privilegio di scoprire. Raggiungibile con la funivia (che però non funziona a quell’ora) o attraverso un sentiero panoramico che scende dal centro, questa baia racchiusa tra faraglioni di roccia calcarea offre uno spettacolo naturale indimenticabile quando il sole sorge dal mare.

L’alba a Mazzarò è un’esperienza multisensoriale: il silenzio è rotto solo dal suono delle onde che accarezzano la ghiaia fine, mentre l’aria profuma di salsedine e alghe marine. I colori del cielo cambiano minuto dopo minuto, dal viola profondo della notte all’oro del primo sole, riflettendosi nelle acque cristalline in un gioco di luci che toglie il fiato.

È il momento perfetto per un bagno rigenerante nelle acque più pure della costa siciliana, quando la temperatura del mare è ideale e la privacy è garantita. I pescatori locali, unici altri frequentatori della spiaggia a quest’ora, spesso condividono storie e leggende legate al mare, trasformando l’incontro casuale in un momento di autentica condivisione culturale.

Per raggiungere Mazzarò all’alba, il consiglio è di parcheggiare in centro a Taormina e scendere a piedi attraverso Via Pirandello, godendo del panorama che si svela gradualmente. Il rientro, con il sole già alto, permette di apprezzare la bellezza del percorso in una luce completamente diversa.

5. IL CONVENTO DEI CAPPUCCINI: SPIRITUALITÀ E ARTE NASCOSTE

In Via Cappuccini, lontano dai circuiti turistici tradizionali, si nasconde uno dei gioielli spirituali e artistici più preziosi di Taormina: il Convento dei Cappuccini. Fondato nel XVI secolo, questo complesso monastico conserva intatta l’atmosfera di raccoglimento e contemplazione che lo ha caratterizzato per secoli.

La chiesa conventuale, piccola ma ricchissima di opere d’arte, custodisce un polittico ligneo del XV secolo di rara bellezza e affreschi che raccontano la vita di San Francesco. Ma è il chiostro che rappresenta il vero cuore di questo luogo: uno spazio quadrangolare circondato da portici dove il silenzio invita alla meditazione e la luce filtra creando atmosfere di pura poesia.

I frati cappuccini, custodi di questo patrimonio, sono spesso disponibili per visite guidate che rivelano tesori nascosti: dalla biblioteca antica con manoscritti rari alla farmacia conventuale dove si preparavano rimedi secondo ricette tramandate da secoli. Le loro storie, raccontate con la semplicità di chi ha dedicato la vita alla spiritualità, aggiungono profondità umana alla visita.

Il giardino del convento, curato dai frati stessi, è un esempio di orticoltura mediterranea dove crescono piante aromatiche, ortaggi e alberi da frutto secondo principi di sostenibilità e rispetto per la natura. La vista dall’orto spazia sulla campagna taorminese fino all’Etna, offrendo una prospettiva insolita e contemplativa sulla bellezza del territorio.

Per apprezzare al meglio questi luoghi nascosti, il consiglio è di visitare Taormina fuori stagione o nelle prime ore del mattino, quando il turismo di massa non ha ancora invaso le strade. Portate con voi scarpe comode per camminare sui selciati antichi e una macchina fotografica per catturare angoli di bellezza inaspettata.

Da Etna-Mare, la strada per Taormina è essa stessa un’esperienza: i quindici chilometri che separano la nostra tenuta dalla perla ionica si snodano attraverso paesaggi che cambiano ad ogni curva, regalando anticipazioni della bellezza che vi aspetta. E la sera, il ritorno nella tranquillità della campagna etnea vi permetterà di assaporare con calma le emozioni di una giornata trascorsa tra i segreti di una delle città più belle del mondo.

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